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Posts Tagged ‘pierferdinando casini’

Quello che è uscito dalle urne nella giornata di ieri è senza dubbio un risultato storico, sotto molteplici aspetti. Innanzitutto per gli straripanti consensi atttribuiti a Silvio Berlusconi nonostante si fosse ripresentato agli italiani per la 5° volta consecutiva in 15 anni, con le stesse facce epurate di quelle dell’UDC, con una campagna elettorale sottotono e priva di sensazionalismi alla Berlusconi, i fucili di Bossi, la parziale mobilitazione del gruppo di AN. Insomma per l’ennesima volta possiamo affermare che gli italiani hanno deciso che valeva ancora una volta la pena credere in una persona, il Cavaliere. E poco importa se abbia sfruttato al massimo il titolo, affibbiatogli nella Prima Repubblica, di “Sua Emittenza” violando palesemente la legge sulla par condicio, gli elettori volevano fortemente la destra a governare il nostro malandato paese. Sarà stato per i due penosissimi anni di malgoverno del centrosinistra, anche se con quei numeri non avrebbero potuto governare neanche fossero stati investiti di superpoteri, ma al contempo è anche vero che non gli ha pregati nessuno di occupare tutte le cariche dello Stato, non lasciando nessuno spazio di trattative con l’opposizione. Sarà stata a causa dell’abitudine tutta italiana per cui ad un governo, male o bene che lavori, se ne deve quasi necessariamente avvicendare un’altro di schieramento opposto. Sarà che effettivamente si sentiva e si voleva fortemente un cambiamento (ma quale???!!!???!!!?? dove????!!!!???), che abbiamo consegnato a Silvio Berlusconi una maggioranza blindata e protetta con tanto di codice d’allarme e lucchetti vari. Con 100 deputati e 30 senatori in più avrà la stabilità da noi governati tanto auspicata, e lui potrà dormire sonni tranquilli anche perchè la Lega non sembra almeno per il momento in aria da fare scherzi. Eh sì, la Lega Nord, che fino a due giorni fa veniva considerato come un movimento di razzisti-secessionisti, oggi si presenta all’Italia intera come un partito che detiene l’8,2% dei voti totali. Tanti per non pesare, troppi per non essere considerati come un segnale che il vento è decisamente cambiato. Il risultato della Lega ha un qualcosa di commovente, emozionante, anche per me che sono del Sud. E’ l’esempio di come un partito, seppur avendo idee non sempre condivise e condivisibili, continuando a percorrere la propria strada senza vendersi mai a nessuno e senza tradire in nessun caso le proprie ideologie abbia visto premiata la propria fedeltà nei confronti degli elettori. In questo gli altri partiti hanno senza dubbio molto da imparare da Bossi e i suoi figli e figliocci. Magari per altro no, ma su cosa significhi dignità politica e rispetto per gli elettori decisamente si. Sull’UDC c’è poco da dire, e loro hanno poco da sorridere. Hanno avuto un discreto risutato è vero, ma alla fine i loro parlamentari conteranno a meno di improbabili sconvolgimenti, poco o nulla. Casini ha voluto rischiare il tutto per tutto, consapevole che in caso di rimonta da parte di Veltroni, lui e soltanto lui sarebbe stato il depositario delle chiavi di Palazzo Chigi, Montecitorio e Palazzo Madama. Gli è andata decisamente male e quindi i centristi si faranno 5 anni di vacanza, pagata profumatamente dai contribuenti, nei palazzi romani. Poi non si sa.

Il PD e Walter Veltroni si sono presentati agli italiani come un partito nuovo. E chi ci abbocca più all’amo del cambiamento se le facce sono sempre le stesse? Grazie a Dio non noi! La seconda forza politica italiana incassa un bel risultato che però ha il sapore di una sconfitta bruciante perchè 9 punti percentuali di distacco vogliono dire che non hanno mai avuto speranza. O se ce l’avevano era solo nelle loro teste, dato che gli elettori avevano in mente ben altro mentre i Veltroniani accarezzavano i sogni di gloria. Complimenti a Dipietro invece che ha raddoppiato i consensi in due anni, lavorando con sobrietà e competenza. Il giustizialista di Tangentopoli ha stupito tutti, chapeau!

Infine vorrei soffermarmi sulla debacle della Sinistra l’arcobaleno. E’ incredibile come un partito che sulla carta si presenti, prima delle elezioni, con circa il 9% si ritrovi nelle urne il 3,3. Dato terribile per i comunisti che è il frutto però di due fattori, uno interno e l’altro esterno. Quello esterno è la volontà da parte di Veltroni di escludere i “compagni” e papparsi tutti i deputati e senatori, sottraendosi di fatto dai ricatti cui è stato assoggettato il governo Prodi. Internamente è, credo, mancata la spinta motivazionale che da sempre contraddistingue gli attivisti rossi a “votare e far votare”. E’ la grande sconfitta di Bertinotti, del comunismo, di Vendola e Giordano che nella loro (che poi è anche la mia) regione hanno preso il 3,3% dei voti nonostante governino Bari, Provincia e Regione. Fuori dal parlamento anche i socialisti che vi erano presenti praticamente da sempre.

E’ un’elezione che ha dell’incredibile. I dati storici, che rimarranno negli annali e nella memoria di chi ha vissuto questi giorni, sono tanti. Forse è il segnale che qualcosa nella testa degli italiani sta cambiando. Ed è anche ora che ciò avvenga. Di sicuro l’unico modo per risollevare la nazione era quello di godere di un governo stabile nella speranza che sia anche un governo di qualità. Ci vediamo tra 5 anni (o forse prima chi può dirlo?) per tirare le somme. Nel frattempo…in bocca al lupo Italia!

Danilo G. Cacucciolo

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