Chissà cosa penserebbe Aldo Moro se sapesse che è stata proprio la Facoltà di Giurisprudenza di Bari, dove egli ha non solo conseguito la laurea in legge ma anche e sopratutto elaborato in qualità di professore di Diritto Penale le teorie più brillanti, a negare il parere relativo all’intitolazione dell’Università degli Studi di Bari alla sua memoria, cambiandone l’intestazione in “Università del Levante Aldo Moro”. Probabilmente, da uomo mite e dotato di una vivacissima intelligenza qual’era, avrebbe silenziosamente accettato l’incomprensibile voto contrario da parte del consiglio di facoltà non senza però sorridere della mancanza di pragmatismo dei suoi successori. Da mio punto di vista, che poi sarebbe quello di uno studente della suddetta facoltà ed ex rappresentante degli studenti, è difficile comprendere le ragioni che hanno spinto i professori ed i miei colleghi membri del consiglio a negare il via libera ad un’iniziativa che donerebbe senza ombra di dubbio lustro alla nostra Facoltà, non fosse altro per il fatto che Aldo Moro è stato il personaggio più importante che si sia formato ed abbia insegnato nelle aule da noi oggi frequentate. Non credo sia un caso che l’aula magna di Giurisprudenza sia intitolata alla sua autorevolissima persona, ed allora perchè intralciare anche solo moralmente l’iter che porta ad un riconoscimento che a 30 anni dalla tragica morte sembra essere il suggello naturale ad una vita spesa per lo studio, l’insegnamento e per lo Stato? Tanto più che gli organi dotati di maggior potere ed influenza, quali sono il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione, hanno accolto positivamente la proposta del Magnifico Rettore Corrado Petrocelli approvando quasi all’unanimità il punto relativo al cambio di intestazione per l’Università, ci si aspettava che alla notizia la Facoltà di Legge gonfiasse il petto per l’orgoglio. Insomma Aldo Moro è un patrimonio per la nazione intera, i partiti di oggi litigano quasi quotidianamente sull’attribuzione dell’eredità politica e di pensiero del cinque volte Presidente del Consiglio, è stato uno degli statisti più illuminati che il nostro Paese possa vantare, un uomo con un fortissimo senso della famiglia, con una fervente fede e un senso dello Stato praticamente unici. Un’esempio per tutti noi, intitolare a lui il nostro “tempio del sapere” è quanto di più moralmente corretto possa fare l’Università, e mi complimento umilmente con il Magnifico Rettore per la splendida iniziativa. Invito invece i miei colleghi di facoltà ad una riflessione un pò più approfondita sulla questione, magari convocando un’assemblea pubblica cui possano partecipare ed esprimere la propria idea tutti gli iscritti interessati, perchè trattasi di una tematica riguardante non solo meri interessi politici di associazionismo universitario, ma anche e sopratutto l’identità storica nella quale gli studenti che si trovano a rappresentare si riconoscono.
Danilo G. Cacucciolo
beh io come avrai capito la vecchia dc non è che la amo tanto, ma questa è davvero ridicola. Moro (non sono un esperto) ma mi sembra uno che in ogni caso mettesse vera passione in ciò che faceva e non mi sembra neanche uno che si faceva tanti calcoli personali. Quindi anche il giudizio politico che si ha di lui mi sembra superfluo. Una persona di simile importanza e “onore” come fai a rifiutare quando poi è li che si è formato. Boh l’Italia a volte è davvero incomprensibile e se davvero come dici centrano le piccole beghe della politica universitaria è ancora più scandaloso
Che ci vuoi fare, spesso da noi accadono cose strane. Spero proprio che rinsaviscano e facciano la cosa giusto. Ciao Sparkaos!
Caro Danilo,
non posso che essere d’accordo con te.
Aldo Moro e’ sicuramente uno dei grandi uomini che fanno parte della nostra storia.
Di certo non si dimentica. Purtroppo non sempre tutti riescono a capire fino in fondo le svariate motivazioni per cui sarebbe addirittura riduttivo dare il nome di Moro ad una sola Universita’ :).
Consolati amico mio, in fondo ci sara’ un motivo per cui quasi ogni citta’ di Italia ha una strada che si chiama “Via Aldo Moro”… non credi?
Saluti,
Elicus.