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Posts Tagged ‘consultazioni’

L’Italia, come ben si sa, è paese di politici e politologi. Quotidianamente assistiamo alla nascita di partiti e movimenti puntualmente destinati a confondersi con tutto il resto dopo i canonici 15 minuti di celebrità. Ancora più spesso vediamo soggetti, che con la politica non hanno mai avuto nulla a che spartire, essere osannati come degli statisti dall’oggi al domani, salvo poi ritornare in quell’oblio da cui sono venuti. Tranne in qualche caso.

Vi siete mai chiesti come il nostro Paese abbia fatto a ridursi in questo stato? Siete riusciti a spiegarvi com’è possibile che da Tangentopoli in poi si è avuta una caduta della qualità dei politici? Non voglio entrare nel merito della questione “legale”, non voglio sindacare sulla colpevolezza o meno degli uomini della prima repubblica. Però converrete con me che personalità di statura come De Gasperi, Berlinguer, Moro, Togliatti, Andreotti, Craxi, De Mita, Almirante ecc., nella politica odierna non esistono. Chi ci governa altro non è che un manipolo di politicanti e imprenditori prestati alla politica, da destra a sinistra, seduti alle poltrone per mero interesse personale. Quei personaggi su citati hanno fatto la Storia del nostro Paese, dalle miserie del dopoguerra ci hanno portato nel G8, e neanche Tangentopoli può farci dimenticare la grandezza di tali uomini. Ma è possibile che si siano estinti? Non credo proprio anzi mi piace pensare che, purtroppo per noi, nelle stanze dorate della seconda repubblica non ci sia spazio per gente di qualità. E’ oggettivo che chi è a Roma ci sta perchè amico di qualcuno che l’ha voluto lì, ad alzare ed abbassare la mano quando serve. E ovviamente questo va a scapito della competenza, della moralità, dell’integrità. Di qui agli episodi da fiction, agli strafalcioni, alla manifesta ignoranza, il passo è brevissimo.

Il problema serio è che non si intravede una via di uscita, Prodi è caduto e adesso eleggeremo Berlusconi, che sia tra 3 o 10 mesi poco importa, sappiamo comunque che sarà lui il prossimo Premier. E di nuovo il nostro Parlamento sarà compilato nelle sedi nazionali dei partiti, lasciando agli elettori l’iilusione di aver deciso qualcosa. E ancora li vedremo discutere a Matrix e Porta a Porta degli stessi argomenti, nella stessa maniera, solo a ruoli invertiti. E ci accorgeremo che non è cambiato nulla, che sono ormai 15 anni che è la stessa musica, sono le stesse persone, è la stessa politica.

A parer mio l’unico modo per vedere un’Italia diversa da quella di oggi che proprio non ci piace è quello di restituire la politica nelle mani dei politici. I tecnici e gli imprenditori tornassero a fare quello che sanno far meglio, per il bene di tutti. E sopratutto i partiti iniziassero a formare i ragazzi politicamente, rendendoli partecipi della vita politica del proprio partito dedicandogli del tempo, insegnandoli i valori, la storia e ad essere uomini domani quando si troveranno ad amministrare la cosa pubblica. I politici tornassero nelle piazze a cercarsi il consenso ascoltando e risolvendo in primis i problemi della povera gente che non sa dove vivere o come mangiare. De Gasperi diceva che l’unico modo per vedere se un ragazzo era portato per la politica era “se provava piacere nel fare del bene alla gente”. A mio avviso questo è quello di cui ha bisogno l’Italia, questo è quello che vogliono gli italiani.

Danilo G. Cacucciolo

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Come ampiamente prospettato in precedenza, ieri sera si è consumato l’ultimo atto di questa XV legislatura. Per carità che in Senato il Governo non potesse contare su una maggioranza politica consolidata era cosa risaputa, ma il centrosinistra piuttosto che riconoscere la sconfitta (o il pareggio che dir si voglia) elettorale del 2006, ha preferito attaccare l’esecutivo al respiratore nella speranza che l’ossigeno offerto dai Senatori a vita e del Sen. Follini fosse la panacea dei mali in Senato. E così un Governo, per altro delegittimato dal voto, ha tirato a campare sino a ieri, realizzando il minimo indispensabile e ricattando più volte le Camere con la fiducia. Ricatto che non è servito ieri sera quando ormai la frittata era stata fatta e Dini ,Mastella, Fisichella e Turigliatto hanno finalmente avuto il coraggio di fare la cosa giusta, e il dato interessante non è tanto il fatto non vi fosse la maggioranza quanto la forza con cui è stato ribadito tale concetto. 161 voti contro 156, deve essere stato pesante scontrarsi con tale realtà per una persona che stoicamente ha voluto, tentato, di rimanere in sella e invece è stato riportato alla drammatica realtà che questo Paese ha voglia di cambiare, questa volta speriamo sul serio. Ieri l’ex premier ha rassegnato le dimissioni e oggi ha il via il valzer delle consultazioni che dovrebbero portare nel giro di breve tempo ad una rapida soluzione. Voglio sperare che il Capo dello Stato e i leader dei partiti, sia di destra che di sinistra animati da volontà e buon senso, si rendano conto che bisogna andare a elezioni in primavera dato che prima si vota, prima ci si rimette in carreggiata.

Disdicevole è stato senza dubbio il teatrino creatosi nell’emiciclo di Palazzo Madama susseguentemente alla dichiarazione di voto, favorevole alla fiducia e quindi non in linea con il proprio partito, del Sen. dell’Udeur Nuccio Cusumano che è stato verbalmente aggredito da un compagno di partito ed accusato di tradimento. Ma consentitemi di rilevare che altrettanto aberrante è la scelta di votare la fiducia andando di fatto contro il proprio partito, spaccando una linea comune e minando la credibilità del gruppo e del suo leader. Ovviamente i toni eccessivi stonano in un ambiente sobrio quale dovrebbe essere il Senato, però il Sen. Barbato pur sbagliando categoricamente nei modi di esposizione ha espresso un concetto dal suo punto di vista, e credo ampiamente condivisibile, corretto.

In definitiva spero si sia chiuso con questa legislatura anche un modo sbagliato di fare politica, voglio credere che non accada mai più di vedere nella fila del Parlamento terroristi dichiarati e pluricondannati per reati vari. Senza voler peccare di giustizialismo mi auguro che si comprenda che è veramente ora di dare una svolta e far guidare questo Paese da gente di qualità, che non stia seduta sulle poltrone pubbliche soltanto grazie al conto in banca e poi non sa chi è il Papa o non conosce la data della scoperta dell’America. Questo Paese merita di più, decisamente.

Danilo G. Cacucciolo

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