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Posts Tagged ‘pecoraro’

Un risultato davvero sorprendente, che deve portare a riflettere non solo la sinistra l’arcobaleno. Nel distacco che il pdl ha inflitto al pd, ci sono infatti i tratti di una nuova concezione della politica, da parte degli italiani. Il risultato della sinistra l’arcobaleno, insieme a quelli dell’udc e dei socialisti, contraddistinguono inevitabilmente la fine di quelle culture politiche, che hanno influenzato la scelta dell’elettore fino al crollo della prima repubblica. Oggi, le percentuali insufficienti per superare lo sbarramento, conseguite da bertinotti e boselli, ma anche dalla santanchè, dimostrano la fine degli ultimi strascichi ideologici, riconducibili alla cultura comunista – democristiana – socialista – o del movimento sociale. L’elettore dell’italia targata 2008, ha dimostrato di preferire una politica più elastica, che si muova tra due blocchi ideologicamente contrapposti, ma comunque in grado di interagire tra di loro, e per questo fuori le estreme, fuori grillo, e dentro il pd e il pdl, che sono figli delle vecchie culture ma tuttavia adattati al nuovo tessuto sociale desideroso di dialogo. Il voto del 14 aprile, ha espresso la volontà degli italiani, a gettare le basi di un sistema potenzialmente capace di dialogare, e per questo la scelta è caduta sui blocchi che sono l’espressione di una politica più morbida e sciolta nelle sue matrici ideologiche.  Inoltre, sebbene i centristi siano riusciti a recuperare qualche seggio, comunque devono prendere atto del fallimento o per meglio dire del tramonto, dell’ideale politico tanto caro alla vecchia dc, del centro moderato. L’udc, infatti, non soltanto ha perso consensi rispetto al 2006, riducendo in maniera evidente la sua rappresentanza in parlamento, ma soprattutto non potrà giocare un ruolo determinante, considerato che al senato non avrà rappresentanti, e i due senatori siciliani, stretti tra lombardo – schifani – prestigiacomo – e quindi berlusconi, anteporranno ai tentativi di remake democristiano, gli interessi di una sicilia che si prepara a spiccare nuovamente il volo, dal tanto desiderato ponte. Inoltre, se consideriamo il tracollo della sinistra estrema, dovuto a mio avviso anche alla deludente esperienza di governo, che ha toccato le sue punte massime nella gestione ministeriale di pecoraro e regionale di vendola, bisognerebbe porsi l’interrogativo di dove siano andati a finire parte di quei voti, se consideriamo oltre tutto che l’ipotesi sostenuta da diliberto, non trova riscontro nella realtà, visto che simboli contenenti falce e martello comunque non hanno raggiunto neanche l’uno %. L’implosione della sinistra, ha determinato quindi una dispersione di consensi, che non escludo siano ricaduti in parte sul pd, ma anche su di pietro – casini e via dicendo. Certo un ipotesi un pò approssimativa, ma comunque non meno, di quella che considera quei voti riconducibili solo e soltanto all’astensionismo. Bertinotti, ha fatto un’osservazione intelligente quando ha detto che la sinistra deve ammodernare il suo modo di intendere la politica e le sue nuove esigenze, sono certo che tra non molto anche casini prenderà atto che un idea centrista della politica non esiste, se non in un sistema che la veda comunque ormeggiata ad un blocco, sia questo il pd o il pdl. L’italia che ha fatto trionfare berlusconi, ha chiaramente dimostrato di voler rompere con le vecchie logiche, di infischiarsene del conflitto d’interessi – delle leggi ad personam – della secessione – della casta – di tremonti e prestigiacomo ministri per la seconda volta consecutiva, e di volere un governo e un parlamento in grado di guardare ai problemi dell’italia e non più a quelli del palazzo. L’italia, anche alla luce del risultato insignificante di grillo, ha dimostrato di preferire la politica vera all’antipolitica, riponendo ancora una volta grande fiducia e speranza nel voto, a dispetto di una legge elettorale che per quanto sbagliata, offrirà a berlusconi governabilità. L’idea di un’italia che sognava insieme a veltroni, era il frutto dei tanti miraggi che una campagna elettorale nelle sue dinamiche regala all’opinione pubblica, oggi vince l’italia vera e matura, che per dirla alla casini ha voluto anteporre se stessa alla politica. Pd e pdl, hanno la consapevolezza delle diverse responsabilità che questo voto gli ha imposto, al punto che l’inevitabile strada di un confronto costruttivo e salutare per il paese è già iniziata. Adesso è la volta dei centristi, che devono definitivamente recidere il cordone che li tiene legati al 92 e alla dc, ridisegnando le loro prospettive all’interno di un sistema che ha già fagocitato il centro.

Auro Buttiglione

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